Cura, competenza e umanità tra le mura di casa
- serena balestra
- 29 mag
- Tempo di lettura: 1 min
Nel silenzio di una casa, spesso accade qualcosa di straordinario: un’infermiera o un infermiere suona alla porta, entra con discrezione, e porta con sé non solo strumenti sanitari, ma anche ascolto, presenza e conforto. Gli infermieri a domicilio sono figure fondamentali, sempre più centrali in un sistema sanitario che si evolve verso l’assistenza personalizzata e territoriale.
Svolgono un lavoro tanto tecnico quanto umano: medicazioni, iniezioni, gestione di cateteri, controllo dei parametri vitali, assistenza post-operatoria… Ma anche supporto psicologico, dialogo con i familiari e, spesso, una semplice ma potente presenza che rompe la solitudine.
La loro importanza è cresciuta soprattutto in questi ultimi anni, complice l’invecchiamento della popolazione, le dimissioni precoci dagli ospedali e l’aumento delle cronicità. Portare le cure a casa non è solo più comodo: è anche più rispettoso della dignità del paziente, che si sente protetto nel proprio ambiente.
L’infermiere a domicilio non si limita a "fare": osserva, valuta, consiglia, si adatta. È il ponte tra ospedale, medico di base e vita quotidiana. E spesso diventa un punto di riferimento stabile per intere famiglie.
Investire e credere nell’assistenza infermieristica domiciliare significa costruire una sanità più vicina, umana e sostenibile. Perché a volte, per guarire, basta sentirsi a casa… anche mentre si è curati.

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